Giornata di buon cibo e riposo, come si conviene al Ferragosto: a pranzo siamo a casa di alcuni carissimi amici, che ci preparano pietanze deliziose (irresistibile la pasta alla colatura di alici di Cetara), per poi regalarci un bel pomeriggio di chiacchiere. Uscendo da lì, ci fermiamo ad ammirare la Visitazione di Della Robbia, esposta nella chiesetta di San Leone, splendidamente restaurata. Il gruppo di terracotta invetriata, che rappresenta Maria e Elisabetta, offre uno spettacolo irripetibile: di grande espressività i volti delle due donne, così come di grande armonia è l'insieme compositivo. Una grande emozione poter ammirare da vicino quest'opera, che è da poco tornata dall'America, dov'era in mostra, e che ai primi di gennaio tornerà a casa sua, nel San Giovanni Forcivitas. Un po' azzardato, ma sicuramente azzeccato, l'accostamento tra la compostezza umanistica dell'opera robbiana, e la ricchezza colorata degli affreschi barocchi della chiesa: fino a poco fa quasi abbandonata a se stessa, rifugio di senza tetto e contenitore di immondizia, e ora ritornata a risplendere in tutta la sua straordinaria bellezza.
Serata al fresco a Macchia Antonini: tanti i pistoiesi che hanno cercato un po' di tregua dalla calura estiva nell'enclave pistoiese tra Marliana e Piteglio. Nel grande prato della Macchia, non si contano i tavolini da pic nic, le squadre di tamburello, i cagnolini che rincorrono palline. Un chiassoso ma rilassante cicaleccio di persone serene, dal quale ci allontaniamo solo quando il freddo comincia a pungere davvero.