Come in tutte le famiglie che si rispettino, anche nella mia famiglia spariscono regolarmente i calzini; quelli scuri da uomo e quelli colorati da donna, quelli pesanti da inverno e quelli leggeri come una piuma per la bella stagione.
La colpa è quasi sempre della lavatrice, che se li mangia (ci sono dei video in rete capaci di documentare ogni fase del prelibato pasto); ma posso personalmente testimoniare di avere trovato 26 calzini di numero sotto il letto al momento del trasloco: un letto che era completamente chiuso, e che permetteva l’accesso alla rete metallica solo attraverso una non semplice operazione di sollevamento del materasso.
Il mistero in questione ha dato la stura ad una non irrilevante produzione letteraria: Il calzino spaiato di Marco Filippone, L’incredibile avventura dei 10 calzini spariti di Justyna Bednarek, Il mistero dei calzini scomparsi di Raffaella Bolaffo, tanto per citare i titoli più famosi.
I calzini spaiati hanno il loro perché: ispirano la Giornata dedicata alla diversità, una iniziativa pensata dai bambini di una scuola elementare friulana, desiderosi di scoprire la bellezza e la ricchezza della diversità (con tanto di Pagina Facebook).
Per non parlare della bella canzone di Vinicio Capossela Il paradiso dei calzini: un inno poetico allo spaiamento.