Ci sono tanti ristoranti in cui si mangia molto bene, anzi benissimo. Molti nei quali si trova un ambiente confortevole e familiare. Alcuni rimangono impressi nel nostro cuore perché ci hanno fatto provare emozioni particolari: magari è proprio lì che abbiamo ricevuto, o fatto, la dichiarazione d’amore che ci ha cambiato la vita. O forse è lì che abbiamo conosciuto la persona con cui abbiamo deciso di trascorrere il resto della nostra esistenza, quando invece avevamo deciso che con gli uomini – o con le donne, scegliete voi – avevamo stabilito di chiudere una volta per tutte. E poi c’è La Gola di Bacco. In un posto sperduto tra le colline della Valdinievole, praticamente al confine tra le province di Lucca e Pisa, dove certo non ti aspetteresti di provare un’esperienza del genere.
Come potrei definire in breve ciò che si prova a cenare in questa piccola enoteca? Potrei parlare di una esperienza “a tutto campo”, che chiama in campo palato, emozioni e cuore. Perché il padrone di casa, che ti accoglie con un grande cappellone da cowboy e un grembiulone bordeaux, non è semplicemente un imprenditore del food, ma diventa subito un tuo amico: si siede al tuo tavolo e comincia a snocciolare il menù partendo rigorosamente dai dolci, per risalire fino agli antipasti. E ciò che ti propone è semplicemente sublime. Ma il bello non finisce nel piatto: durante la serata Fernando Segnalini (che nel frattempo si è preso cura di tutti i commensali con il sorriso sulle labbra) ti racconta storie, ti fa parlare di te, si ricorda che cosa hai mangiato la volta prima, che cosa ti piace e che cosa preferisci evitare. Ti fa vedere le foto di quand’era piccolo, ti racconta della sua vita e ti regala un mondo di emozioni che nel cibo trovano certo il momento più alto ma che hanno a che fare con degli esseri umani che una sera hanno deciso di incrociare le proprie strade almeno per qualche ora.
Il momento più bello della serata, allietata dalla voce di un cantante di livello professionistico, è quando Fernando e la moglie Mila intonano Cosa sei dei Ricchi e Poveri: un duetto che vale da solo il viaggio fino a Galleno e che è ampiamente coperto dalla spesa della cena. Cantando, Fernando e Mila (una donna dolcissima, ma molto forte) raccontano il loro amore di tanti anni, che ogni sera si riconferma e si celebra davanti ai piatti scodellati con un’arte e una passione unica. E poi cominci a chiacchierare con gli altri commensali, canti assieme agli altri: insomma, tutto quello che ti serve per ricordarti almeno per una sera che la vita è una cosa meravigliosa.
Qualcosa del mangiare devo pur dirla: i carciofi fritti sono da premio nobel. Per non parlare della carne, di livello sopraffino. I primi sono stratosferici, e ai dolci arrivi solo con grande difficoltà, perché le porzioni sono generosissime. Ed è un peccato perdersi i dolci. Le emozioni da provare in un posto del genere sono così tante che non hai mai voglia di andare via. Se, come è successo a noi, finisci con l’essere l’ultimo tavolo della serata, ecco che allora Fernando comincia a portare una bottiglia di quelle buone, oppure ti regala dei sughi al cinghiale da portare a casa, che ti permetteranno di realizzare un primo con i controfiocchi. E non è finita: all’uscita ci sono i baci e gli abbracci che si meritano gli amici, mica il saluto educato ma freddo tra cliente e proprietario.
Che dire? Se volete godervi una serata memorabile di cibi buonissimi, di musica tra amici e di rapporti umani sinceri e aperti, allora la Gola di Bacco è il vostro posto. Se state sulle vostre, volete parlare sottovoce e fare repubblica a parte, andate da un’altra parte.
Il conto dev’essere salato, ma non so dire con esattezza: entrambe le volte sono stata ospite di una persona per me molto speciale, che ieri ha voluto condividere in famiglia il suo compleanno. Grazie, Patrizia, per averci regalato una serata così bella.