Chi mi conosce sa che non so cucinare (menomale che c’è Totò!), ma che ho una passione sfegatata per l’apparecchiatura della tavola. Sottopiatti, piatti, bicchieri di varie fogge e misure, posate perfettamente allineate come soldatini sul piede di guerra… Per non parlare di segnaposti, centrotavola, salviette detergenti da accompagnare ai piatti di pesce, regalini da portar via a fine pasto.
Chiaro che tra queste passioni ci sia anche quella per le tovaglie: di cotone e lino, rigorosamente della marca Le Jacquard Français. Le ho conosciute per la prima volta parecchi anni fa, nel reparto teleria del negozio Armando Poggi a Firenze, dove avevo comprato un paio di tovaglie bellissime, accompagnate da tovaglioli di 60 cm di lato: tovaglioli belli grandi, perfetti per accompagnare una cena importante.
Da lì poi non ho mai tradito il marchio francese (lo so, mi dispiace per la teleria italiana: giuro se trovo qualcosa di altrettanto bello, sono disposta a tradire!), continuando a comprare runner e altre tovaglie che hanno avuto un ottimo riscontro per le mie cene.
Poi durante l’estate, riordinando il reparto, mi sono resa conto che alcune di loro si sono effettivamente consumate un po’: tantissime le cene che hanno sostenuto, le macchie che hanno assorbito, per poi tornare perfettamente pulite, i piatti che hanno accolto. Così, anche in vista di una nuova stagione di inviti a cena, dopo le solitudini del lockdown, mi sono buttata su Amazon, dove ho trovato un modello delizioso (questo), antimacchia peraltro, con tovaglioli bellissimi,
Non ho resistito: ho investito il 20% dello stipendio su questo capolavoro, che ora fa bella mostra di sé sulla mia tavola. Una piccola meraviglia, che si fa perdonare gli alti costi, e che renderà ancora più gradevoli le tante serate che questo inverno trascorreremo in compagnia dei nostri amici più cari.