Grazie alla collega e amica Anna Busa, sono venuta a sapere che la collega Viviana Vitari, autrice di un bel toolbox dedicato al co-working in biblioteca, ha scritto una recensione davvero originale sugli ultimi libri che io e lei abbiamo scritto. Ne siamo rimaste entrambe entusiaste, e perciò abbiamo deciso di ringraziare assieme la nostra collega, che ci ha voluto fare davvero un regalo inaspettato.
Per me, la più bella recensione mai ricevuta! Ecco quindi, grazie ad Anna, il testo della recensione. Che dire? Grazie dal profondo del cuore!
Quando mi imbattei per la prima volta nel gatto del Cheshire, una star della letteratura, mi colpì la sua straordinaria capacità di dissolversi gradualmente e di agire in background per poi ricomparire anche solo con un sorriso. Nel “fading” giocava il suo ruolo principale e archetipico: il buon consigliere per tutte le stagioni della vita.
Anna Busa ne parla nel suo libro? Non ne parla, eppure il nostro lettore immaginario, lì dentro, Stregatto lo incrocia. Entra e struscia la gamba del bibliotecario. Lo invita ad avvicinare pacatamente le persone. Poi svanisce. Lo snodo del libro sta qui, nella dissolvenza di alcuni strumenti, solo dopo averli scoperti e opportunamente utilizzati.
Per valutare “Come facilitare l’incontro con i pubblici della biblioteca” occorre sperimentarne i consigli. Nella riproducibilità dei modelli di marketing suggeriti emerge dapprima l’autrice, un fisico in origine: è lei che lavora in background, che offre soluzioni alternative per la comprensione dei fenomeni; è lei che ci aiuta a trasformare la fallibilità degli stereotipi in archetipi efficaci.
In seconda battuta emergono inaspettati pubblici itineranti, non caricature da social web, ma identikit che suggeriscono al bibliotecario-consultante nuove strategie.
E’ a queste “personas”, antitesi di avatar virtuali, cui possiamo chiedere: che cosa ti aspetti da questa biblioteca? Come vuoi essere aiutato? Come ti raggiungiamo? Mi leggi?
Il marketing descritto da Anna Busa non serve a sedurre, ma a ridefinire i rapporti di reciprocità e nuovi modi di raccolta dati in un mondo che cambia.
Proviamo ora a passare dalle strategie di marketing alla comunicazione efficace. Non per esercizio di stile, ma per osservare i movimenti di due autrici che si incontrano nella psicogeografia dei pubblici, Anna Busa e Maria Stella Rasetti. Entrambe pinnano immagini per un cambio di rotta. Usano le lenti della contemporaneità per mettere a fuoco i dettagli del giorno.
Con il libro “Come raccontare in maniera efficace la tua biblioteca” entriamo nell’effetto wow. Efficacia e sorpresa vanno a braccetto in questa idea di biblioteca che nel gioco degli incastri dà forma a soluzioni borderline, pur rimanendo dentro un sistema di ironica autoregolazione.
Se con la Busa era Stregatto a fare le fusa al bibliotecario per addomesticarlo a pubblici incompresi, con la Rasetti siamo a Münchhausen. Siamo di fronte a un altro pubblico, i nobili baroni di provincia, che, con un assolvibile pizzico di malizia, si lasciano impressionare quel tanto che basta per trascinare comitive di amici.
Non ci resta che sostituire alla palla di cannone una cyclette, alle sette pernici altrettante paia di occhiali per la lettura e alla pietra focaia un’accesa cravatta rossa.Un via libera a trasgressioni gentili per ribaltare il canone con cui sono abitualmente scritte le azioni di comunicazione di una biblioteca.
Un luogo dove più nessuno si stupisce per un “bibliobus alla rovescia” o perché tutti sono “fuori di sé”. Una biblioteca dalle storie felici, che dà voce ai numeri perché è nella statistica che si riscrivono i servizi, ma attraversata dalle “personas”, quei molteplici lettori immaginari capaci di leggere il nostro illeggibile.
Una biblioteca che diventa efficace solo se tutti vi ci mettono la faccia. Proprio tutti, utenti e dipendenti, pubblici e libri viventi. Ognuno di loro può accrescere la reputazione della biblioteca. Sono loro, così uguali e così diversi, che ci aiuteranno ad espellere i vecchi “venditori abusivi” di scatole vuote della cultura.
Anna Busa e Maria Stella Rasetti, due autrici che riescono a far incontrare pubblici variegati nella biblioteca dei sogni. Due autrici che ci suggeriscono come nella potenza della narrazione archetipica si possa ritrovare il principio motore per affrontare diversamente il tempo-vita che trascorriamo nelle nostre biblioteche.
Apriamo dunque le porte … a questi incontri ravvicinati.
Anna Busa, Come facilitare l’incontro con i pubblici della biblioteca, Milano: Bibliografica, 2020, 88 p. (Library Toolbox; 38). ISBN 9788893571791 (cartaceo); 9788893571791 ((e-book: ePub)
Maria Stella Rasetti, Come raccontare in modo efficace la tua biblioteca, Milano: Bibliografica, 2020, 80 p. (Library Toolbox; 42). ISBN 9788893572095 (cartaceo); 9788893572569 (e-book: ePub)