Raggiungiamo la sede della webagency Lotrek con un’ora di anticipo sull’appuntamento: abbiamo avuto una indicazione sbagliata rispetto all’orario del meeting, e quindi io e la mia collega Tatiana abbiamo tempo di prenderci un caffè al bar Giulia, in Sant’Agostino, e fare il punto su alcuni programmi a cui stiamo lavorando assieme. Non senza sbirciare dai vetri il bellissimo spazio di coworking che i ragazzi di Lotrek hanno attrezzato e arredato con grande gusto ed energia, rappresentando il proprio entusiasmo e la propria voglia di fare anche nelle scelte di arredo e di articolazione dell’open space.
Alcuni di loro sono per me vecchie, anzi vecchissime conoscenze: parlo in particolare di Filippo e di Stefano, che ho conosciuto sette o otto anni fa, quando erano ragazzi pieni di sogni e di speranze, e si erano messi alla ricerca del loro posto nel mondo. Allora il Comune di Pistoia gestiva un progetto innovativo per l’epoca, incentrato sulla promozione dell’autonomia e dell’attivismo giovanile, in un contesto di partecipazione: il progetto si chiamava “I piloti del caos”, e utilizzava specifiche risorse regionali (un sacco di soldi rispetto agli standard attuali, praticamente fermi sullo zero!) per realizzare iniziative ed eventi promossi dagli stessi ragazzi coinvolti in appositi gruppi di partecipazione.
Io ero arrivata da poco a Pistoia, e nel mio carnet di competenze di dirigente alla cultura, c’erano anche le politiche giovanili: tante le cose da fare, e poche le energie a disposizione. L’ufficio politiche giovanili (che oggi, se non sbaglio, non esiste più) passò di mano in mano tra persone diverse in poco tempo, senza poter garantire quella continuità necessaria a dare le gambe ai progetti intrapresi. Ricordo un gran daffare, alcune buone realizzazioni, alcuni sogni buttati lì, come i semi che non ce la fanno ad attecchire. Succede così quando si maneggia la materia degli esseri umani.
Filippo era il capo indiscusso del gruppo: un leader nato, visionario ma concreto, gentile ma deciso, trascinatore degli entusiasmi altrui ed autorevole nel mantenere la barra dritta. Il gruppo dei ragazzi dell’epoca aveva tante idee e voleva che il Comune le realizzasse: né io (arrivata da poco) né loro (giovani per motivi anagrafici) ci capacitavamo del fatto di quanto fosse difficile che il Comune riuscisse a stare dietro ai loro sogni. Eppure sia io che loro ce la mettevamo davvero tutta. Poi nella storia recente di Pistoia, Filippo e Stefano, assieme ad altre belle speranze pistoiesi, li ritrovo agli inizi della vicenda di YouLab Pistoia, nel 2013, quando ci dettero una bella mano per creare i primi corsi sull’uso delle nuove tecnologie e per far decollare quello che poi YouLab sarebbe diventato negli anni a venire. Bei ricordi quelli che mi prendono mentre mi giro intorno in questo spazio, dove oggi lavorano quasi quaranta ragazzi di Pistoia, che non hanno aspettato che qualcuno trovasse loro un posto di lavoro, ma il lavoro se lo creano e se lo inventano tutti i giorni, operando nel settore che amano: la comunicazione, il web, internet, l’innovazione, le persone.
Filippo è ancora il capo. Anzi, il CEO, per la precisione, perché ruoli e competenze, progetti e attività qui da Lotrek vengono detti quasi tutti in inglese: e questo mi fa sorridere, ma con affetto. Sono troppo vecchia per sapere che il kickoff meeting è soltanto la volta in cui ci si mette a un tavolo e si dice: E ora che si fa?
Sono appunto qui per un kickoff meeting: perché Lotrek non è soltanto un piccolo miracolo a Pistoia, ma è anche un’azienda che opera sul mercato e vince le gare. E, da quel che ho capito, ha vinto anche la gara per la realizzazione di un sito web dedicato ai servizi educativi del Comune di Pistoia. E per quanto io non appartenga ai servizi educativi, di bambini finisco sempre per occuparmi, per cui ecco la presenza della biblioteca all’incontro. Al meeting, scusate.