Dopo Radiofreccia (1998) e Da zero a dieci (2002), Luciano Ligabue firma nel 2018 il suo terzo film, Made in Italy: un inno alla provincia emiliana ed in generale italiana, alle persone normali, a quelle che ce la mettono tutta per essere ammodo e provare – nonostante questo – ad andare avanti, a chi non ce la fa più a far fronte ai problemi di questo paese, ma che poi riesce a rimettersi in gioco, magari da un’altra parte. Un film d’amore, di amicizia, di sentimenti e di persone per bene, con cui ciascuno di noi non può far altro che immedesimarsi. Stefano Accorsi nella parte di Riko, alter ego del regista, e Kasia Smutniak nel ruolo di Sara, la moglie di Riko, sono perfetti nel rappresentare persone semplici, che cercano di vivere in modo dignitoso e che non smettono mai di credere che ci possa essere spazio per una vita migliore. Di grande impatto, e non poteva essere diversamente, la colonna sonora del film, che ripropone le canzoni dell’omonimo album, l’undicesimo nella storia del cantautore, il primo come “concept album” dedicato alla figura di Riko.
Una pausa in una lunga giornata di lavoro mi ha permesso di vederlo per la prima volta su Amazon Prime: davvero un bel film.