Mattinata di sole, durante la quale il giardino riceve, grazie ad Antonio, un trattamento di eccellenza in termini di cura e manutenzione: Gatta Franca ringrazia di cuore, visto che l’erba era diventata più alta di lei, e l’effetto foresta non si confaceva più con il suo spirito aristocratico, volto a tutelare prima di tutto l’integrità e la morbidezza dei sedici cuscinetti alle zampe.
I lavori terminano giusto in tempo rispetto alla rapida involuzione meteo, che porta con sé tuoni, lampi, fulmini e saette.
Tempo caratterizzato da qualche uggia. Per rasserenarci, ci regaliamo la visione di Piccole bugie tra amici, un film francese del 2010 che ha tratto qualche beneficio, in termini di marketing, dal recente successo di Quasi amici, con il quale ha in comune il fortunato (e bravo) attore protagonista François Cluzet.
Il film è gradevole, con ingredienti che avrebbero potuto fare vere e proprie scintille, se maneggiati da mani più sapienti: l’amicizia, l’amore, il desiderio di unione e quello, opposto, di distanza, l’omosessualità. Tutti ingredienti che Ozpetek avrebbe miscelato strepitosamente, con un vigore e una profondità qui del tutto fuori gioco.
I personaggi sono abbozzati, privi di un vero carattere: macchiette, più che veri e propri esseri umani con le loro bassezze e le loro straordinarie potenzialità. L’unico che si salva è Jean-Louis, il pescatore fuori dagli schemi che accompagna il gruppo di amici ogni anno in vacanza nella villa del più ricco di loro.
La trama è presto detta: un membro del gruppo di amici rimane vittima di un gravissimo incidente stradale alla vigilia delle ferie estive, e il gruppo di amici decide comunque di partire per le vacanze, facendo vincere all’unanimità il proprio diritto al divertimento sul più elementare sentimento di solidarietà.
Durante la vacanza il gioco delle dinamiche interpersonali fa scoppiare conflitti e modificare le tradizionali linee di alleanza, con una ricomposizione finale che lascia un po’ così.
Davvero troppo poco scavo: un prodottino commerciale che non può sperare di essere giudicato un grande film, e che non lascerà grandi ricordi, aspirando al massimo di offrire l’opportunità di trascorrere una serata piacevole.