Ho conosciuto Lidiano Zelari circa dieci anni fa, in una occasione istituzionale, in cui ho avuto facile gioco a scoprire che dietro l’imprenditore di successo nel settore vivaistico c’era una persona per bene, e con lui una grande famiglia fortemente unita non solo dagli affetti, ma anche dall’amore per l’azienda. Ho conosciuto i suoi figli, sua moglie, le sue nuore, e con loro i piccoli Zelari che oggi stanno completando la loro preparazione prima di prendere in mano le redini dell’azienda. Ho incontrato di nuovo la famiglia al completo nel 2013, in un momento molto toccante: quello in cui Lidiano e Alba vollero celebrare i cinquant’anni del loro matrimonio con una cerimonia religiosa in grande stile, e una splendida cena nel vivaio di famiglia, a cui ho avuto l’onore di partecipare, con Antonio. Poi ci eravamo rivisti sporadicamente, in qualche situazione in cui le nostre strade si erano incrociate, e di Lidiano ho sempre conservato un bellissimo ricordo.
Due anni fa Lidiano ci ha lasciato, e la sua famiglia ha voluto ricordarlo oggi con un libro ricco di testimonianze, ricordi e fotografie, e poi una grande festa, che a lui sarebbe piaciuta tantissimo, nell’agriturismo di famiglia a Cantagrillo, Villa Zelma, un posto dove mi riprometto di trascorrere un weekend di assoluto riposo, la prossima primavera.
Il libro racconta dal particolare punto di vista dei suoi familiari e dei suoi amici la storia di un uomo e di un imprenditore che ha lasciato il segno nella storia del vivaismo pistoiese, prendendo in eredità l’azienda dal padre e trasmettendola a propria volta ai figli e ai nipoti: la dimensione familiare è la chiave interpretativa fondamentale di un successo economico di livello europeo, che peraltro caratterizza anche altri marchi importanti del vivaismo pistoiese: penso ai più noti marchi, come Mati e Vannucci.
Gli ingredienti del successo del marchio Zelari Piante sono ben individuati nel libro: il legame familiare, i valori cattolici, il lavoro duro di tutti i membri della squadra. Valori che hanno segnato e segnano anche le relazioni tra datori di lavoro e lavoratori in una forte solidarietà rispetto al comune obiettivo aziendale. Si tratta di valori antichi, lontanissimi dagli ingredienti più tipici dell’impresa moderna, ma che hanno saputo e sanno giocare ancora oggi un ruolo potente nei successi internazionali del gruppo: portano la firma Zelari le piante del parchi di City Life a Milano, della moschea di Algeri, del santuario di Padre Pio a San Giovanni Rotondo, del Belvedere del Casino Royale a Montecarlo. Una vittoria contemporanea intessuta di elementi antichi e solidi: come gli affetti attorno alla figura del babbo e del nonno, che i figli e i nipoti hanno saputo celebrare nella presentazione di oggi.